Si tratta di uno dei principali strumenti agevolativi nazionali la cui rilevanza per il sistema delle PMI è confermata dal notevole interesse mostrato sia da parte dei potenziali beneficiari che da parte degli operatori bancari. Ad oggi, infatti, 8.700 imprese hanno presentato oltre 12mila domande di agevolazione, per un ammontare complessivo dei finanziamenti concessi pari a circa 3,2 miliardi di euro (che arrivano a 4 miliardi se si considerano le prenotazioni relative agli ultimi due mesi di giugno e luglio).

I punti essenziali del testo:

  1. Risorse e termine. La legge di bilancio proroga l’operatività dello strumento fino al 31 dicembre 2018, prevedendo al contempo uno stanziamento di complessivi 560 milioni di euro, di cui: 28 milioni di euro per il 2017, 84 milioni di euro per il 2018, 112 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021, 84 milioni di euro per il 2022 e 28 milioni di euro per il 2023.
  2. Contributo. il contributo è maggiorato del 30%.
    Per favorire la realizzazione di investimenti aventi carattere spiccatamente innovativo, con particolare riferimento a quelli ascrivibili al cosiddetto “Manufacturing 4.0”, e dare attuazione alla strategia per l’innovazione “Manifattura Italia” – in corso di definizione – il 20% dello stanziamento è destinato all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID).
  3. Agevolazione. I meccanismi restano identici: le imprese potranno continuare a chiedere finanziamenti compresi tra 20mila e 2 milioni di euro; il contributo concesso dal Ministero alla PMI, a fronte del finanziamento ottenuto, è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali posticipate, al tasso del 2,75 % annuo per cinque anni; Cassa Depositi e Prestiti ha a disposizione un plafond cui le banche e gli intermediari finanziari, l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e CDP, possono attingere per concedere i finanziamenti alle PMI.
  4. Garanzia. Le PMI hanno inoltre la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla normativa (80% dell’ammontare del finanziamento bancario, con priorità di accesso.

sabatini ter

CDP avrà inoltre la possibilità di incrementare l’attuale plafond di provvista (stabilito nel limite di 5 miliardi di euro), in funzione delle richieste di finanziamento che utilizzino tale fonte di copertura. L’incremento, in ogni caso, non potrà superare l’importo complessivo di ulteriori 7 miliardi di euro, importo indicato in via prudenziale in quanto corrispondente a quello che risulterebbe necessario ove i finanziamenti fossero concessi esclusivamente a valere sul medesimo plafond.

 

Scopri la nostra proposta per gestire la Sabatini